La mia Turandot/Ai Weiwei’s Turandot

Un documentario di Maxim Derevianko

Il documentario segue l’artista cinese Ai Weiwei durante il suo debutto alla regia di un’opera lirica al Teatro dell’Opera di Roma, mentre si ispira alla Turandot di Zeffirelli come sfondo per molte questioni che affliggono l’umanità.

Il documentario segue l’artista e attivista rivoluzionario cinese Ai Weiwei durante il suo debutto come regista d’opera al Teatro dell’Opera di Roma, mentre attinge al capolavoro Turandot del compositore Giacomo Puccini come sfondo per proiettare i numerosi problemi che affliggono l’umanità, tra cui la guerra in Ucraina, le crisi umanitarie, il Covid e molto altro. Cento anni dopo, il film dimostra non solo che l’opera di Puccini è ancora vitale e rilevante come sempre, ma anche che, secondo la stimata coreografa Chiang Ching – sua amica di lunga data presente nel film – è un riflesso della vita di Ai Weiwei e un progetto appropriato per un artista noto per le sue installazioni, sculture e fotografie che denunciano l’autorità, difendono i diritti umani e la libertà di espressione.

Dettagli

Dettagli: FULLHD, 52’, Italia, Francia
Tema: Arte, Opera, Interesse sociale
Soggetto: Maxim Derevianko, Michele Cogo
Produttore: Marta Zaccaron,  Frédéric Malegue, Christine La Monte
Produzione: Incipit Film
In co-produzione con: Goyaves
Status: in post-produzione
Con il sostegno di: Fondo Audiovisivo FVG, MiC (Tax Credit)

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